Qual è stato il primo software che ho creato e ho venduto in vita mia? Un compact disc? Questo articolo, che sarà in realtà più un post “strappalacrime” sarà un racconto della mia prima esperienza lavorativa in assoluto.

Quello che vedi di fronte a te è un Compact Disc, uno dei famosi CD che fino a qualche anno fa venivano ancora usati per installare software sui computer di tutti noi.
Era il 2012, ero appena uscito dall’istituto tecnico e nel mentre studiavo in università.
Resomi conto che potevo offrire molto, decisi di cercare persone che potessero avere beneficio dalle mie competenze: un modo più brillante di dire “Cercare clienti” 😀
E così fu: trovai un proprietario di un locale che aveva bisogno di un software di gestione.
Biglietti, magazzino, pagamento fornitori, rendiconti, analisi… Tutto quel bel popo’ di roba noiosa che permette di avere una gestione chiara e oculata della propria attività.
In sintesi, armato di quelle competenze che avevo nel dare vita a un software, muovendo i miei primissimi passi e bestemmie con l’uso di StackOverflow fui riuscito a dare vita al mio primo software scritto in Delphi con interfaccia grafica.
Se la memoria non mi inganna, scrissi circa 40mila righe di codice, un database interno con 20 tabelle e più, ma doveva ancora arrivare il peggio.
Come potevo proteggere la mia opera e renderla un prodotto appetibile?
Decisi di capire come si creava un installer tramite Wizard.
Decisi di capire come creare una chiave, quelle famose chiavi alfanumeriche che si trovavano a corredo dei CD.
Decisi grazie ad un amico, Evandro, di dare una copertina ed un nome che vedi nella foto a tutto questo.
E fu così che il Lorenzo 19enne con quel piccolo spirito di imprenditorialità, da “artigiano del codice”, da voglia di mettere in pratica quello che gli era valso il diploma da perito informatico… E anche quello di permettersi un bel po’ di videogiochi quando gli andava…
Diede vita al suo primo prodotto digitale.
Oggi sono qui a raccontare questa storia perché delle volte mi dimentico che, seppur siano passati poco meno di dieci anni da quel momento il ragazzino che era in me è stato sempre spinto da questa passione e divertimento nel dare vita al proprio codice e alle soluzioni che possano rendere facile la vita di tutti noi.
Troppo spesso ho lasciato in disparte questo aspetto di me stesso, che prima ancora di essere visto sotto un punto di vista professionale, da essere umano mi ha sempre divertito risolvere problemi, azionare il cervello quasi in automatico a capire come realizzare tutto quello che concerne un menù fatto bene, una gestione corretta e coerente dei dati, tutti quegli automatismi che permettano di dare vita a tutto questo.