Germania e lavoro nel mondo dell’informatica: i passi giusti

di Lorenzo Neri

Come trovare lavoro in Germania nel mondo dell’informatica? Cosa è meglio fare? Come ci si trasferisce? Dove cercare? In questo articolo voglio condividere con te differenti consigli per affrontare questa esperienza.

La Germania in terra italica è spesso vista come l’El Dorado specialmente in ambito informatico.

Ci sono alcuni punti che posso confermare dopo averci vissuto e lavorato, altri no.

Ciao mi chiamo Lorenzo Neri e sono un informatico: realizzo contenuti per aiutare le persone a padroneggiare l’arte del nuovo millennio, ovvero l’informatica!

Poiché ci sono molte persone che vorrebbero capire come trasferirsi, trovare un lavoro, soprattutto in ambito informatico, ho deciso di scrivere questo articolo non solo per spiegare come evitare di fare gli errori più grossi, ma anche per condividere differenti punti di vista che sono tutt’altro che comuni in Italia.

… Quasi quasi parto da questi.

Perché NON ti devi trasferire in Germania

Ebbene sì, parto proprio da quella serie di motivi per cui dovresti lasciare stare l’idea di trasferirti in Germania.

Questo discorso vale sia per la Germania, sia per qualsiasi altro paese. Ma siccome so che è uno dei paesi più ambiti per un espatrio beh, insomma: ho già scritto fin troppo per cambiarlo in “In qualsiasi posto al mondo”.

Punto 1: Guadagno di più

È la cosa più classica di tutte.

Se vai a chiedere a una grossa fetta di persone che vogliono espatriare la prima risposta è: “Beh oh in Germania guadagnerei di più.”.

Ci hai fatto caso che ho usato il condizionale?

In quel “di più” differenti italiani non considerano tante cose sul concetto di avere una busta paga più cicciotta.

  1. Quattordicesima e tredicesima non sono quasi mai contemplate. Questa cosa di avere 13 o addirittura 14 mensilità è più facile averla in Italia che altrove. La tredicesima è già più comune, ma non è la prassi.
  2. Trattamento Fine Rapporto? Was ist das? Hai presente la famosa liquidazione? Quella cosa che ti viene data in un unico pagamento a fine rapporto lavorativo o quando decidi di andare in pensione? Ecco, anche questa cosa è italiana. Solitamente la liquidazione viene contemplata in altri casi, come ad esempio un licenziamento non previsto, ma in ogni caso non esiste come viene solitamente considerato in Italia.
  3. Imposizione fiscale. La Germania non scherza a tasse. Per certe classi di reddito la Repubblica Federale è più “esosa” della Repubblica in casa nostra. E se guadagni tanto, aspettati di vederti parecchie imposte sul reddito.
  4. COSA DEVO PAGARMI LE CURE MEDICHE?! Sì. Anzi, non proprio. In Germania è OBBLIGATORIA l’assicurazione sanitaria. Di per sé, se hai un contratto da dipendente non paghi tu in senso stretto, ma ti viene decurtato dalla busta paga il premio mensile da versare all’assicurazione sanitaria.
    Ah giusto: te lo starai sicuramente chiedendo. Il premio dell’assicurazione sanitaria varia in base al reddito percepito: più guadagni, più paghi. E se guadagni tanti, sei obbligato a stipulare una polizza aggiuntiva per l’assicurazione sanitaria privata.

Ai fini pratici come vedi, ci sono diversi punti che non sono mai considerati, ma andiamo oltre.

Punto 2: Nah ma che tedesco che è un casino, in Germania parlano inglese!

Sì, certo: pressappoco come in Italia.

Non fraintendermi: in Italia puoi trovarti persone che hanno fluidità e padronanza dell’inglese a livelli da madrelingua, così come puoi trovarti chi lo parla decentemente e chi oltre a un “Hello, how are you?” non ci sa proprio andare.

In Germania è la stessa cosa.

C’è il tedesco che l’inglese lo mastica, il tedesco che sa a malapena mettere in piedi una frase e quello che “Sie sind in Deutschland! Hier muss man auf Deutsch sprechen!”

E il concetto vale a qualsiasi livello di lavoro, di contesto sociale e luogo.

Per farti un esempio terra-terra, io ho vissuto a Berlino: una delle città più poliglotte e multietniche della Germania.

Ci sono medici che l’inglese non lo sanno, così come cassiere che ti possono aiutare a capire che cosa sono i Reinigungsmittel.

“Seh vabbeh Lorenzo ma a me che me frega?”

Eh, poi dimmelo se in casa non ti serve roba come in questa immagine:

Reinigungsmittel – Wikipedia
“Reinigungsmittel” significa “prodotti per la pulizia”

Sto facendo degli esempi terra-terra come dicevo prima, ma arrivo al punto a cui voglio arrivare.

Ti stai trasferendo in un paese dove è parlata una lingua totalmente differente.

Il fatto di non parlare il tedesco può causarti non pochi problemi.

No, non parlo solo di fare la spesa o farti visitare da un medico: parlo anche di avere a che fare con documenti ufficiali (perché non vorrai mica non leggere un contratto?), avere a che fare con i vicini di casa, con persone con cui fare amicizia.

Detto in termini molto più stretti: molti italiani sono convinti che parlando in inglese possano cavarsela.

È come vivere una vita a metà. Non puoi pretendere di vivere in un paese senza saper parlare la lingua madre.

Punto 3: vado a cercare fortuna, tanto mi assumono, mica come in Italia!

No.

Chiaramente in questo articolo si parla di lavori legati all’informatica e non lavori in generale.

Ma c’è una forte convinzione che in Germania, siccome c’è un’economia più forte allora è più facile trovare lavoro.

Le cose non stanno così, specialmente per i lavori meno specializzati.

Questa cosa è molto comune al punto precedente soprattutto per i lavori meno specializzati.

Si parla di lavori quali: cameriere, barista, impiegato in supermercati o fabbriche, supporto al cliente, negozi e la lista continua.

Indovina un po’ che cos’hanno in comune tutti questi lavori?

Sono tutti lavori in cui hai a che fare quotidianamente con le persone e se i tuoi clienti parlano tedesco e tu non lo sai, tu non hai più un cliente, per poi non avere più un lavoro.

Chiarito questo punto, ce n’è un altro che va a braccetto con il fatto di “cercare fortuna”.

Devi decidere in quale città metterti a cercare, devi trovarti un alloggio, devi mangiare, devi mantenerti.

Si tratta di spese da sostenere.

E di andare alla cieca. Significa letteralmente andare alla cieca, sperare di trovare qualcuno che ti prenda senza nemmeno conoscerti. Andare a caso.

Punto 4: mollo tutto e me ne vado, mi sono rotto le…!

Eh, no.

No, nel senso che:

  • Devi affrontare un isolamento sociale incredibile: credimi, pesa. Tanto. Ma tanto tanto.
  • Devi abbandonare tante abitudini di colpo: può dare fastidio
  • … L’ho già detto che dovresti capire se ti piace dove ti stai dirigendo? La Germania è gigantesca.

Incredibile! Sei ancora qui con me! Allora, cerchiamo di capire i motivi per cui dovresti trasferirti in Germania.

Perché dovresti trasferirti in Germania

Il condizionale l’ho usato perché nessuno deve niente a nessuno: mica sono tuo padre che ti dice cosa DEVI fare 😀

Ciò detto, andiamo per punti come abbiamo fatto prima.

Punto 1: vuoi fare un’esperienza differente

Per “esperienza” sottintendo tante cose.

Vuoi provare a vivere in un ambiente diverso? Vuoi provare a vedere cosa significa vivere in Germania con tutte le abitudini che i tedeschi hanno? Vuoi imparare il tedesco? Vuoi confrontarti con una realtà diversa? Vuoi capire cosa significa lavorare in un contesto diverso? Vuoi capire cosa significa ritrovarti da solo? Vuoi diventare scemo con la burocrazia tedesca in cui sono usate parole lunghe 50 caratteri composte da 6 parole messe insieme?

Se hai risposto “sì” ad almeno due delle domande nell’elenco di prima, allora è già un punto a tuo favore.

Punto 2: ti piace la Germania

Qua ho ben poco da dire: ti piace la cultura tedesca? Le abitudini di questo paese? Non c’è molto altro da dire.

Punto 3: ti vuoi mettere alla prova con una lingua differente

Il tedesco NON è difficile.

Per molti italiani il tedesco è difficile: non lo è, è semplicemente diverso. Il tedesco ha poche cose in comune con l’italiano, questo è vero.

Di comune ha i termini scientifici: di fatto se dovrai comprare medicinali o parlare con i medici, parecchie parole non differiscono troppo dall’italiano, sia lodata l’influenza del latino!

Ma oltre a ciò, è tutta questione di impararlo, anche nei modi più stupidi (no non ho sbagliato a scrivere).

Punto 4: sei disposto a tornare indietro

Può succedere di tutto: puoi essere licenziato, puoi renderti conto che il tedesco non ti piace, che non puoi fare a meno dell’espresso (che in realtà trovi pure buono se sai dove cercare), ti sei reso conto che come paese non ti piace, hai capito che non faceva per te.

‘scolta un pirla. Io sognavo di andare in Germania e starci per un bel po’ perché da un lato volevo imparare una terza lingua e fare un’esperienza fuori dall’Italia.

E l’ho fatta, mi è piaciuta, l’ho vissuta a pieno. Ma nel mio caso voleva essere solo un’esperienza a se stante.

Dire “Sto qua per sempre” non è così semplice: nel mio caso ho trovato un ambiente perfetto e che mi è piaciuto da dio, ma nella vita voglio fare altre cose e per me è stata solo un’esperienza.

Magari è così anche per te e molte persone la vedono come una sconfitta quella di “Tornare in Italia”: non vederla come tale se così fosse, hai capito molto meglio cosa NON vuoi dalla vita e questo ti fa parecchio onore.

Ben poche persone sono disposte a “mollare tutto e andare all’estero”, sì.

Anche temporaneamente.

Arrivati a questo punto, finalmente! Parliamo del trovare lavoro in Germania nel mondo dell’informatica.

Come trovare lavoro nel mondo dell’informatica in Germania

A proposito di trovare lavoro nel mondo dell’informatica, ci ho scritto un articolo.

Questo articolo, dove spiego come tu possa trovare lavoro, che ti invito a leggere con un click qui, vale al 110% anche per la Germania.

Ma è giusto focalizzarsi su alcuni punti che è meglio esprimere qui.

Punto 1: ai teutonici piacciono le referenze

In Germania, così come in Svizzera, è abitudine comune usare le referenze.

Te la faccio molto semplice.

Per ogni datore di lavoro per il quale hai lavorato, per qualunque cliente tu abbia avuto, per qualunque professore ti abbia fatto da relatore in università, in Germania si è soliti ricevere un foglio dalla persona in questione dove spiega brevemente cosa hai fatto per/con lui, spiegando come hai lavorato, per che cosa hai lavorato, in quali date hai lavorato, firma e dettagli aziendali/universitari.

Questa cosa è amata e vista molto bene sia in Germania, sia in Svizzera.

In Italia non è prassi. Ma se hai già lavorato in Italia o hai realizzato delle tesi in università, bussa la porta e chiedi di scriverti una referenza!

Quindi, oltre a CV, progetti personali e portfolio, hai dei documenti in più che dimostrano le tue competenze.

Punto 2: rimuovi i lavori sbagliati e focalizzati su quelli giusti

Questo significa un paio di cose.

Se non sai il tedesco ad almeno un livello B2, NON CANDIDARTI A POSIZIONI DOVE È RICHIESTO SAPERE IL TEDESCO!

Perché riceverai sì una risposta, ma non sarà certamente positiva.

Se sai solo l’inglese, comincia ad eliminare quegli annunci scritti in tedesco: perché oltre a ricevere un “NO” come risposta, nemmeno tu sarai in grado di comprenderne i contenuti.

Punto 3: sfrutta social che non sei abituato ad usare

Penso che LinkedIn sia inutile fartelo presente, se sei qui.

In Germania però, viene usato molto sia Stack Overflow, sia Xing. Xing te lo suggerisco molto.

Punto 4: cerca in città dove ti sia più facile muoverti

Ovviamente, non puoi sparare a zero in tutta la Germania: è enorme.

Al contempo, non posso nemmeno suggerirti di cercare lavoro in posti come “Bad Teinach”, che esiste davvero e non me lo sono inventato, al contrario dovresti cercare città in cui lo straniero è ben accetto.

Parliamoci chiaro: in realtà piccole non c’è tanta internazionalità, anche la Germania è provincialotta quando ci vuole.

Il paesello che ti ho detto prima, sperduto nella bassa Foresta Nera, avrà poche possibilità da offrire a una persona che, come potresti essere tu, ha un livello di tedesco bassino.

Perciò, dove cercare? Te le metto in ordine di facilità per un non-tedesco:

  • Berlin
  • Frankfurt am Main
  • Hamburg
  • Stuttgart
  • Bremen
  • München
  • Freiburg im Breisgau
  • Ingolstadt
  • Bamberg

Berlino lo specifico non l’ho messa perché ci sono stato io, anzi: per certi versi non mi fa nemmeno impazzire.

Ma credimi, se Milano è internazionale, Berlino è un melting pot che solo Londra la pareggia.

Questo significa, che anche se sei poco qualificato, le tue probabilità di essere assunto si alzano.

Perciò, nelle varie piattaforme che ti ho suggerito prima, filtra per le città che ti ho detto nell’elenco.

Punto 4: Anmeldung

Che significa? Anmeldung significa “Registrazione”.

In parole semplici, quando ti trasferisci in Germania dovrai pur cercare casa sennò dove vivi?

Il mio suggerimento è questo: puoi subito cercarti una casa, magari con housinganywhere.com oppure immoscout.de.

Questo, perché quando ti trasferirai dovrai chiedere i documenti al proprietario di casa per registrarti in comune.

Di fatto, il famoso processo per “Anmeldung einer Wohnhung” ovvero “Registrare una residenza” è nient’altro che la denuncia che fai di te stesso al comune di residenza.

La devi fare.

Perché in Germania esistono 6 classi di reddito. Se lavori in Germania e non hai fatto l’Anmeldung, significa che ti balla circa il 15% di stipendio I-N M-E-N-O.

Chi di fatto non si registra, può certamente lavorare se è in regola, ma finisce in categoria 6, chi ha l’Anmeldung e non è sposato in categoria 1. Prova tu stesso a usare questo simulatore di stipendio netto per avere una controprova.

Punto 5: inizia già da oggi a studiare il tedesco

Parto in quarta dicendo che se c’è un Goethe Institut nella tua città, per quanto possa costare tanto un corso vale i soldi che spendi.

Diversamente, se è un investimento troppo grosso per te, allora puoi senza dubbio usare Duolingo, puoi usare una serie di lezioni video con esercizi che è una mini serie fatta da Deutsche Welle e si chiama “Nicos Weg” che ti lascio con un link qui.

Non solo: puoi comprarti dei libri per neofiti, puoi guardarti i video di Peppa Pig in tedesco, oppure come facevo io ogni mattina a colazione mi guardavo “Leo der neugieriege Lastwagen”.

I cartoni animati per bambini sono semplici e usano un linguaggio semplice e diretto. La soluzione perfetta per chi parte da zero.

Anche i tandem linguistici, gli apertivi in lingua sono una cosa perfetta, che si fa anche in Germania.

Appena sei su, fanne buon uso 😉

Punto 6: la scene delle startup è molto variegata

Questo significa che dovresti cominciare a consultare diversi gruppi Facebook che ne parlano e ne si parla.

Puoi trovare differenti opportunità e molto ben retribuite.

Continua a scoprire di più con questi articoli!

2 commenti

Martina 02/02/2022 - 10:30

Ciao Lorenzo! Sai qualcosa invece a riguardo del lavoro per un’azienda tedesca ma completamente da remoto (quindi rimanendo stabilmente in Italia)? Che tipo di contratto sono soliti fare, come funziona la tassazione, ecc?

Rispondi
Lorenzo Neri 02/02/2022 - 11:04

Buongiorno Martina e grazie del tuo commento.
Complicato il discorso per un semplice discorso: la Germania non ammette (per ora) a livello legale ciò che dici.
Tolto questo discorso, ti trovi di fronte a due possibilità: la prima è quella di farti assumere in Germania, trovarti una casa “fittizia” (perché se lavori per un’azienda tedesca da dipendente devi risiedere in Germania) e quindi ti vedrai tolte le tasse automaticamente dallo stipendio.

Che succede però con l’Italia? Che per ciò che concerne la giurisdizione italiana dovresti “auto-tassarti” la tua entrata e quindi pagare per una seconda volta le imposte sul reddito.

Tradotto: un sacco di soldi che ti vengono tolti dalle tasche.

La seconda alternativa attuabile è quella di aprirti partita IVA italiana, fatturare a questa azienda tedesca come se fosse un tuo cliente, così facendo pagherai le tasse in Italia e basta.

Un caro saluto

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